1. Alessia Spadaccini in due parole: chi sei? Dove ti trovi attualmente e in cosa consiste la tua attività di nomade digitale?
Di recente, durante un evento, ho avuto una giornata intera per riflettere su 2 soli punti:
- i tre aggettivi che mi descrivono al 100%;
- il sostantivo che rappresenta “il perché faccio quel che faccio”.
Credo di poter iniziare a raccontare di me a partire da questa riflessione: le risposte sono state abbastanza chiare… alla fine della giornata!
- Solare, organizzata, gentile.
- Determinazione.
Lavoro nell’ambito del web marketing: advertising sui social e su Google.
Da buona nomade digitale, per svolgere le mie attività quotidiane, faccio affidamento solo al mio computer (ben alimentato!) e a una buona connessione internet. Da qualche tempo trascorro quindi circa metà dell’anno a girovagare… a volte itinerante col camper in località semi-sperdute (ma con 4G) d’Europa, altre volte in città dal clima temperato.
In questo momento mi trovo al mare (località top-secret), in tutto relax. Il mare mi dà serenità e forza allo stesso tempo. Mi piace come mi sento qui.
😳 Ok, sono decisamente più di due parole.
2. Cosa ti ha spinto a diventare nomade digitale e qual è il percorso che ti ha portato fin qui?
Mmmmh… più che “cosa” la domanda giusta sarebbe “chi” nel mio caso: è la persona che mi ha fatto conoscere il “mondo del nomadismo”, la persona che si sposta insieme a me lavorando online. Ecco chi mi ha spinto.
Io amo programmare a breve-medio termine, mentre sono (ero?) poco amante dei salti nel vuoto. Per questo motivo durante il mio ultimo lavoro da dipendente in agenzia web ho cercato di imparare quanto più potevo dai miei colleghi specializzati nei diversi settori con l’obiettivo di capire in cosa potevo essere più portata come freelance, non solo per le skill!
Dopo questo passaggio ho iniziato ad avere i primi side-work (i bellissimi progetti che portavo a termine le mattine presto presto, le sere dopo cena e nei weekend). Da lì il passo verso il lavoro totalmente online e da remoto è stato breve…
Insomma, piccoli passi fino ad arrivare al nomadismo. 😍
3. Qual è stato l’ostacolo maggiore che hai dovuto affrontare e come lo hai superato?
Beh, facile: far capire alle persone a me più care, la mia famiglia in primis, che tutto questo – lavorare, viaggiare, stare bene – è possibile senza rinunce o compromessi.
Sembrerà incredibile, ma alcune di queste persone stentano ancora a crederci. Di fatto non è ancora del tutto superato come ostacolo.
4. Elenca tre pro e tre contro dell’essere nomade digitale.
PRO
I 3 pro sono sicuramente questi:
- libertà;
- conoscenza;
- e condivisione.
CONTRO
3 contro sono (meno sicuramente) questi, invece:
- distanza;
- malinconia;
- e continui ri-inizi.
5. Cosa significa per te essere nomade digitale? Qual è il tuo stile di vita, la filosofia esistenziale che ti accompagna nel tuo nomadismo?
Significa essere libera di conoscere persone e luoghi senza preavviso e in maniera autentica.
Significa allo stesso tempo poter dare il massimo anche in contesti che a prima vista non sembrano confortevoli o rassicuranti. Insomma, dovunque e comunque operativi. 💪
Non credo che la mia sia una filosofia: voglio semplicemente avere priorità e seguirle nel momento stesso in cui prendo una decisione importante per me.
6. Pensi che l’essere nomade digitale possa avere un’influenza sulla nostra società?
Credo proprio di sì.
Sempre più persone si rendono ormai conto del fatto che la presenza fisica non vuol dire produttività, che la propria felicità viene al primo posto e che le scelte di vita – anche se atipiche – sono perfettamente realizzabili.
Il nomadismo digitale può influenzare la società positivamente a mio parere. Eccome se può!
7. Qual è il consiglio più prezioso che daresti a chi vuole intraprendere la tua strada/professione?
Non smettere mai di analizzare te stesso/a e il tuo settore. Continua a migliorarti giorno dopo giorno. Se mai ti capitasse di smettere, cambia strada al più presto o più semplicemente fermati un attimo e chiediti il perché.
8. Hai un aneddoto da raccontarci, magari una piccola disavventura che ti è capitata in viaggio e che successivamente si è dimostrata una grande lezione?
Ahah, certo!!! Se viaggi on-the-road valuta bene la “road” e non solo la destinazione. Non approfondisco oltre… chi vuole intendere intenda!
9. Tre città o luoghi che un nomade digitale dovrebbe vedere almeno una volta nella vita e perché.
- Malaga perché è un luogo dove un nomade si sente a suo agio (per le temperature, le persone, i coworking, gli alloggi, il cibo e molto altro).
- El Hierro per un digital detox e i momenti di riflessione.
- Hong Kong per tutto il contrario del punto 2. 😉
10. Una canzone che hai raccolto (o che ti ha accompagnato) durante un viaggio
Un brano che consiglio per mantenere alto il livello di allegria e positività: “Just can’t get enough” dei Depeche Mode.
11. Se la tua vita fosse un messaggio che dai al mondo, che messaggio sarebbe?
La tua vita non dipende dalla fortuna che hai, ma dalle azioni che compi e dai sentimenti che provi… anche dal punto di vista, alle volte.
12. Sei felice?
Rispondo citando Pessoa. O meglio, storpiando un suo verso che apprezzo molto.
Per essere felice è necessario non saperlo.
👩🏻💻 Visita il sito web di Alessia: www.alessiaspadaccini.com
📲 Chiedile la connessione su LinekdIn
📩 Oppure scrivile una mail a info@alessiaspadaccini.com