Aggiornato il 28/11/2021 dalla Redazione
1 Ivan Messina in due parole: Chi sei? Dove ti trovi attualmente e in cosa consiste la tua attività di nomade digitale?
Sono un imprenditore digitale. Dopo aver provato varie strade ho trovato la mia nel mondo dell’hosting con SupportHost.it
Quando è iniziato il coronavirus ho fatto una scommessa che Taiwan sarebbe stata in grado di gestire nel migliore dei modi questa pandemia. Adesso sono qui già da 3 mesi e penso di stare ancora 2-3 mesi. Per fortuna ho avuto ragione evitando così di dover essere bloccato in casa per mesi.
2 Cosa ti ha spinto a diventare nomade digitale e qual è il percorso che ti ha portato fin qui?
Dopo aver lavorato nell’azienda di famiglia per qualche anno, mi sentivo stretto. Ho sempre avuto una gran voglia di avventura. Ricordo di aver letto il libro di Tim Ferriss subito appena uscito e da quel momento sapevo che sarebbe stato il futuro che volevo. Ho iniziato a sfruttare tutto il tempo libero che avevo per apprendere cose di cui non avevo mai sentito parlare prima fino ad arrivare ad avere delle conoscenze che mi hanno permesso di avviare un’attività online.
3 Qual è stato l’ostacolo maggiore che hai dovuto affrontare e come lo hai superato?
C’è una frase non ricordo di chi… la vita ti mette davanti degli ostacoli per vedere quanto realmente vuoi ottenere i tuoi obiettivi.
Ce ne sono stati vari. Il primo trovare un campo che mi interessasse e che potesse avere mercato. Imparare a fare tutto quello che c’era da fare. E una volta imparato la prima cosa scoprire che ne dovevo imparare altre 10. Ad oggi dopo 10 anni continuo ad imparare cose nuove per superare i vari problemi che l’azienda mi mette davanti. Forse è proprio quello che mi mantiene interessato, per come sono fatto appena una cosa diventa routinaria perdo interesse.
4 Elenca tre pro e tre contro dell’essere nomade digitale.
PRO
Quando ho deciso che questo stile di vita poteva fare per me la motivazione principale era avere libertà di poter andare dove volessi. Adesso ho scoperto che sono molto più libero di quello che potessi immaginare. Non ricordo l’ultima volta in cui ho prenotato un volo di ritorno. Posso vivere dove voglio. Posso decidere quale attività fare ed andare nel posto migliore al mondo per farlo. Surf a Bali. Scalare in Grecia, Spagna o Laos. Immersioni in Tailandia o Messico. Fuoristrada in Africa. Ma non solo la libertà di andare dove si vuole. Ho momenti in cui sto attaccato allo schermo 14 ore al giorno ma anche altri momenti in cui per 1-2 settimane non accendo il computer e faccio altro.
Sicuramente conosco i pro:
- libertà
- possibilità di organizzarmi come preferisco
- fare esperienze che sarebbero altrimenti difficili da provare
CONTRO
Onestamente non riesco a pensare ad alcun “contro”. In molti gruppi di nomadi molti si lamentano della solitudine, ma personalmente è un problema che non ho mai avuto.
5 Cosa significa per te essere nomade digitale? Qual è il tuo stile di vita, la filosofia esistenziale che ti accompagna nel tuo nomadismo?
Per me significa entrare in contatto con una cultura diversa. Imparare la lingua (nei limiti del possibile) e conoscere usi e costumi. Diciamo che vedo una differenza tra il viaggiatore ed il turista e mi piace pensare di essere nella prima categoria. Una volta un comico ha detto: il viaggiatore importa conoscenza (riferendosi ai grandi del passato come Marco Polo) il turista esporta ignoranza!
6 Pensi che l’essere nomade digitale possa avere un’influenza sulla nostra società?
Onestamente non credo di avere conoscenze per rispondere ad una domanda simile. Non credo uno stile di vita simile possa aver chissà quale impatto sulla società, specie se consideriamo che una minima parte della popolazione ha un simile stile di vita.
7 Qual è il consiglio più prezioso che daresti a chi vuole intraprendere la tua strada/professione?
Vedo molti che lavorano come freelance, scambiando quindi tempo per denaro. A tutti consiglio di leggere padre ricco padre povero di Robert Kiyosaky, che spiega come lavorare per creare un attivo che poi generi dei profitti piuttosto che scambiare le proprie ore con i soldi.
8 Hai un aneddoto da raccontarci, magari una piccola disavventura che ti è capitata in viaggio e che successivamente si è dimostrata una grande lezione?
Controlla sempre di avere tutti i documenti a posto, e porta con te scotch ed attak.
Stavo volando da Miami a Cartagena (Colombia) e non mi hanno fatto entrare per avere il passaporto un po’ rotto (che avrei potuto riparare da solo una una goccia di attack). Non sono potuto entrare e mi hanno rispedito con lo stesso aereo a Miami. Ho messo lo scotch sul passaporto e sono tornato in Colombia il giorno dopo. Ma gli figurava l’errore del giorno prima e non mi hanno fatto entrare. Stavolta non mi hanno potuto rimandare indietro perché il volo era già partito ed a furia di discutere sono riuscito a farmi dare l’ok per andare a Panama dove ho fatto il nuovo passaporto che mi ha permesso di entrare in Colombia.
9 Tre città/luoghi che un nomade digitale dovrebbe vedere almeno una volta nella vita e perché.
Non esiste una risposta. Dipende dalle aspirazioni di ognuno. Il mio consiglio è quello di fare una lista di attività che uno vuole praticare o provare e poi trovare i 3 posti migliori al mondo per farlo.
10 Sei felice?
Penso la risposta si capisca dalle mia altre risposte!
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