Come è nata questa associazione?
L’idea che ha portato alla nascita dell’associazione è nata dalla passione che ho sempre avuto circa i temi della natura e della conservazione ambientale. Non a caso sono laureato in biologia marina: un percorso universitario rivolto alla conservazione dei mari, ma che offre le basi scientifiche per la comprensione di tutte le varie componenti dell’ambiente naturale.
Dopo essermi laureato ho intrapreso un viaggio nel Sud-est asiatico – in Indonesia per essere più preciso – ed è lì che sono entrato a contatto per la prima volta con la dura realtà delle specie in pericolo di estinzione.
Ho avuto l’opportunità di vedere con i miei occhi la drammatica situazione ecologica degli Oranghi del Borneo che, da centinaia di migliaia di esemplari sparsi in ampie foreste, affrontano oggi un declino demografico costante e pericoloso.
In quel momento è cresciuta dentro di me l’idea e la voglia di raccontare quanto avevo visto con i miei occhi. Ed è così che alcuni anni dopo è nata Keep the Planet.
Qual è la missione di questa ONG?
La missione principale di Keep the Planet è divulgare e sensibilizzare il grande pubblico circa i temi ambientali che riguardano il pianeta e la società umana. Aiutiamo inoltre i giovani laureati del nostro campo a trovare lavoro nel settore della conservazione. Un altro importante obiettivo per cui ci impegniamo è la promozione delle piccole realtà locali dei paesi difficili che si dedicano alla conservazione del territorio.
Cosa rende fondamentale tale missione?
Oggi la biodiversità è minacciata dalle attività umane. Se non cambiamo approccio nei confronti della natura non ci sarà futuro per la nostra specie in questo meraviglioso pianeta. Molti pensano che sia già troppo tardi per fermare gli effetti del cambiamento climatico in atto. Probabilmente hanno ragione ma io ho deciso che, nonostante tutto, non ho intenzione di arrendermi per nessun motivo.
Quali sono gli attuali progetti in corso?
Il progetto principale dell’associazione è realizzare contenuti multimediali da diffondere sul web per sensibilizzare l’opinione pubblica circa i temi ambientali. Con lo stesso entusiasmo siamo impegnati nella realizzazione – in corso d’opera – del film documentario Men of the Forest, un reportage girato nel Borneo. Raccontiamo la difficile situazione di quell’area del pianeta: da una parte le multinazionali dell’olio di palma, dall’altra cittadini, associazioni e biodiversità a rischio.
Un secondo fronte sul quale concentriamo i nostri sforzi, invece, è la promozione del volontariato ambientale come fattore di conservazione del territorio e delle specie animali e vegetali.
In quali località operate?
Come associazione abbiamo scelto di operare prevalentemente sul web e da remoto. Lo facciamo mettendo in contatto i nostri volontari italiani con le piccole realtà locali sparse in tutti i continenti. Sicuramente un posto particolarmente a me caro è l’Indonesia, nello specifico il Borneo, anche per via dei miei numerosi viaggi come documentarista e come volontario.
In cosa questa associazione è diversa dalle altre?
Keep the Planet si è specializzata nel creare un contatto diretto tra volontari italiani e piccole associazioni locali attive sul territorio in campo ambientale. Questo è probabilmente l’aspetto differenziante rispetto ad altre realtà impegnate nella conservazione della natura e degli animali.
Quali sono i membri della community NDI che collaborano con questa associazione e a cui possiamo chiedere più informazioni?
Sicuramente io, Alessandro Nicoletti, per tutto quello che riguarda Keep the Planet e le sue attività. Per aspetti legati alla creazione dei contenuti foto e video, invece, Francesco Menghini è la persona più adatta a rispondere alle vostre curiosità. Collabora con noi anche il mio amico Andrea Pascale, che è un istruttore di yoga molto legato ai temi della conservazione della natura.
💬 Puoi contattarli su Facebook:
Perché i nostri membri hanno deciso di supportare questa ONG?
Keep the Planet è nata in tempi non sospetti quando ancora i temi ambientali erano limitati alle discussione di pochi esperti del settore. Esserci stati già da prima di questa ondata green che sta prendendo sempre più piede è forse il simbolo della determinazione nel voler portare a casa risultati concreti.
Io sono presente sul gruppo NDI da ormai diversi anni, quando ancora la community contava meno di 1000 membri. Oggi sono felice di quanto stia crescendo e delle connessioni che stanno nascendo grazie ad essa, nella speranza che possa portare beneficio anche allo sviluppo futuro di Keep the Planet.
Quali sono i valori fondamentali di questa associazione?
Il valore fondamentale è la determinazione: mai mollare di fronte alle difficoltà. In questi tempi bui per l’ambiente è molto facile farsi prendere dallo sconforto. Ecco, questo è il nemico numero uno da combattere restando sempre sul pezzo, senza perdere di vista l’obiettivo finale.
Inoltre, per noi è molto importante la trasparenza. Non ci poniamo mai come intermediari tra volontari e associazioni, anzi: promuoviamo il contatto diretto tra chi cerca un progetto ambientale e chi, invece, quel progetto lo ha creato.
Se dovessi, però, indicarvi un valore fondante, questo sarebbe il metodo scientifico. Non facciamo leva sui sentimenti, ma sui fatti supportati dalla scienza. E questo spesso ci mette in contrasto con chi vede la natura come un fumetto dal lieto fine o l’ambientalismo come un tema da salotto benpensante.
Scopri di più su Keep the Planet attraverso i canali ufficiali:
🔗 Sito web
📧 E-mail: alessandro@keeptheplanet.org