Destinazione nomade: Bangkok

Chiedilo ovunque nel globo nomade e la risposta sarà unanime: non esiste paese al mondo in grado di attrarre lavoratori da remoto come la Thailandia.

Ma qual è la situazione attuale e cosa vuol dire vivere una vita nomade tra i netti contrasti della sua capitale? Scopriamolo nel reportage di Antonella Di Franco.

🛂 Visto per gli italiani

Voto: 6

Come da regole attuali, all’entrata in Thailandia i cittadini italiani ottengono un visto valido 30 giorni, con la possibilità di estenderlo per ulteriori 30 giorni al costo di 1900฿ – il baht thailandese – presso un ufficio locale di immigrazione. Nota bene che l’estensione può essere pagata soltanto in contanti presentando l’ammontare esatto.

Per i casi più esigenti, considera anche che esistono altre opzioni come il Tourist Visa (60 giorni più 30 giorni di estensione) o il Multi-Entry Tourist Visa (valido 6 mesi, con il vincolo di dover uscire e rientrare obbligatoriamente ogni 60 giorni). In entrambi i casi è necessario presentare domanda in anticipo compilando i moduli online.

Una soluzione alternativa, e comunque molto utilizzata, è quella comunemente chiamata Education Visa. Grazie a questo visto ti è concesso rimanere in Thailandia fino a 12 mesi per imparare la lingua locale. Interessante, certo, ma porta con sé alcuni obblighi. In primo luogo, l’impegno, dato che viene richiesto di seguire almeno l’80% delle lezioni. E devi sapere che la maggior parte dei corsi contempla lezioni della durata di due ore per un minimo di quattro volte a settimana. In più, non dimenticare che il visto può essere revocato al mancato superamento dell’esame trimestrale previsto dall’ufficio di immigrazione o se non raggiungi la soglia di frequenza obbligatoria: quindi non è un visto da prendere sottogamba!

Passando agli argomenti tanto cari alla community nomade, al momento non esiste un vero e proprio Digital Nomad Visa, almeno non nell’accezione comune del termine. Le due opzioni più simili sono lo Smart Visa e il Long Term Resident Visa, ma i requisiti molto restrittivi ne stanno frenando – e di molto – l’interesse.

Se invece conti di trasferiti per un lungo periodo, l’Elite Visa è quello che cerchi, dal momento che ti permette di restare nel paese per una durata minima di 5 anni fino a un massimo di 20. Ma, attenzione: dal 15 settembre verrà sostituito dal Thailand Privilege Card Package.

Le migliori risorse per trovare informazioni sui visti ufficiali e per scoprire dove si trovano gli uffici per rinnovare i permessi sono il sito ufficiale del governo thailandese e il portale dell’Immigration Bureau. Thai Visa Advice, invece, è uno dei migliori gruppi Facebook dove chiedere informazioni sui visti e confrontarti con altri viaggiatori.

🏠 Alloggio

Voto: 8

Bangkok e la Thailandia in generale offrono un’ampia scelta di alloggi, a partire da hotel e guesthouse economici per arrivare agli alberghi di lusso appartenenti alle grandi catene. Non è raro che gli stessi condomini mettano a disposizione piscina e palestra includendole nel prezzo di affitto. Lo stesso vale, sempre più spesso, anche per gli spazi di coworking. In via indicativa, i soggiorni mensili nel mese di maggio – periodo in cui è iniziata la stesura di questo articolo – possono costare dai 400€ al mese fino a più di 1200€.

Benché Airbnb sia presente sul territorio, è utile sapere che i soggiorni inferiori ai 30 giorni sono illegali. Molte strutture sono davvero severe e puntigliose sulle regole, così non è frequente vedersi rifiutare richieste per soggiorni brevi da alcuni host. Per legge le strutture ricettive devono registrare e comunicare la presenza di ogni ospite attraverso un processo chiamato TM30. Se un host di Airbnb che lavora illegalmente non registra la tua permanenza, potresti andare incontro a non pochi grattacapi per riuscire a estendere il permesso di soggiorno.

A Bangkok, la zona migliore per lunghe permanenze è l’area che si espande lungo l’arteria principale di Sukhumvit Road, vicino a una delle stazioni della MRT – la metropolitana urbana – e della BTS – la ferrovia sopraelevata. Più ci si avvicina al quartiere di Asok, più si alzano i prezzi. Se ti piace essere a contatto con altri nomadi digitali considera anche le zone orientali della città come On Nut, Bang Na, e Phra Khanong: stanno diventando sempre più popolari.

Il gruppo Facebook Bangkok – Lease Takeover-Short term Rentals-Pet Friendly-Space sharing è il punto di partenza ideale per trovare alloggi a lungo termine.

🌮 Cibo

Voto: 9

Il piacere del cibo è un punto cardine della cultura thai. Facilissimo trovare una deliziosa pietanza a qualsiasi ora del giorno. Ambulanti e ristoranti locali, spesso gestiti dalla stessa famiglia per generazioni, pullulano in ogni strada offrendo prelibatezze a prezzi economici e rappresentano il fulcro della vita sociale del popolo thailandese, soprattutto del ceto più basso. Ogni attività si specializza in un piatto soltanto o, più raramente, in una tipologia di pietanza. E questa è un’ottima garanzia dell’elevata qualità della preparazione e della freschezza degli ingredienti.

Il cibo thailandese è senza dubbio uno dei più gustosi del mondo, anche se non tra i più salutari per via degli elevati contenuti di sale e zucchero, e dell’eccessivo utilizzo di olio. Nelle pietanze locali l’obiettivo è trovare l’equilibrio tra i quattro gusti: salato, piccante, dolce e aspro. Se pensiamo al tipico cibo da strada, i piatti più comuni hanno nomi noti in tutto il mondo: Pad Thai, Tom Yum, Khao Soi, Pad Kra Pao, Pad Preow Wan. Il Khao Niaow Ma Muang – ovvero, il mango sticky rice – e il Roti sono i dessert principali.

Quando mangi fuori, a maggior ragione in una megalopoli come Bangkok, non hai che l’imbarazzo della scelta. Si possono trovare ristoranti che propongono cucine provenienti da ogni angolo del pianeta: dalle più comuni, come la cucina italiana, indiana, cinese, giapponese e coreana, fino a quelle meno conosciute, come l’etiope, la nepalese, la peruviana, e molte altre ancora. Anzi, alcuni quartieri si sono del tutto specializzati dopo che i vari gruppi etnici hanno iniziato a raggrupparsi al loro interno. Yaowarat Road – comunemente nota come Chinatown – è la destinazione ideale per mangiare cinese; Ekkamai e Thong Lo per la cucina giapponese; Korea Town su Sukhumvit Road per la cucina coreana; e infine Pahurat, perfetta se ti assale la voglia di prelibatezze indiane.

Le food hall dei vari centri commerciali sono incredibili per la varietà e la qualità del cibo che offrono. Da dove iniziare? Il Terminal 21 è tra i più economici mentre quello a EmQuartier tra i più lussuosi.

Non si può pensare, però, a programmare un viaggio in Thailandia senza prevedere di fare una capatina ai mercati locali. Bangkok, in particolare, offre numerosi mercati notturni che devi assolutamente visitare. Jodd Fairs e Rot Fai sono arcinoti, mentre SWU Night Market nell’area Asok è una piacevole novità.

Quando si tratta poi di fare la spesa puoi contare su supermercati adatti a tutte le tasche: Makro, Lotus’s, e Big C se vuoi risparmiare; Tops, Villa Market e Gourmet Market – le migliori per varietà di cibo occidentale – se non vuoi badare a spese. Inoltre, franchising come Don Don Donki e Aeon MaxValu vendono cibo giapponese a prezzi contenuti. C’era da scommetterci! Ma per snack e acquisti veloci, la catena che la fa da padrona è 7-Eleven, con una presenza capillare sul territorio. Un secondo dignitosissimo posto spetta invece a Family Mart – che di ricente ha cambiato nome in Tops Daily.

Infine, se proprio non ti va di uscire di casa e preferisci ordinare qualcosa da mangiare, ti consigliamo di usare queste app di food delivery:

  • foodpanda
  • Line Man
  • Wongnai
  • Hungry Hub

✈️ Trasporti

Voto: 9

Se hai intenzione di girovagare in lungo e in largo è il tuo giorno fortunato: la Thailandia è uno dei paesi del Sud-Est asiatico con la migliore infrastruttura di trasporti. Vanta una rete ferroviaria estesa in ogni parte del territorio e in continuo sviluppo, con i suoi progetti di treni ad alta velocità che collegano il nord al sud.

Ecco invece i miei consigli per chi pensa, invece, di restare soprattutto all’intero dei confini della capitale. Girare a piedi per Bangkok non è facile per via dei marciapiedi maltenuti. Meglio optare per i mezzi pubblici come la MRT, la BTS, i treni, le river boat e gli autobus. Eppure, da amante delle camminate e della fotografia urbana, molte delle mie esplorazioni in città si sono svolte proprio a piedi.

BTS e MRT

Se rimani a Bangkok a lungo e intendi utilizzare spesso la BTS, ti conviene acquistare la Rabbit Card che ti permette di evitare code agli sportelli di vendita o alle macchinette automatiche, e funziona come una tap in / tap out card. Anche per la MRT esiste una carta simile, tuttavia al momento i due sistemi non si integrano l’uno con l’altro, purtroppo. Quindi, negli itinerari che includono entrambi i sistemi dovrai acquistare biglietti separati. Molto utile l’app Bangkok MRT & BTS Metro Guide, che offre un sistema per pianificare l’itinerario e perfino un simulatore dei costi del biglietto.

Bus

Le linee di autobus coprono in maniera capillare l’intera città, e con pochi baht consentono di raggiungere aree non servite dalla MRT o dalla BTS. Unico neo, ahimè, il traffico di Bangkok, che potrebbe rendere il tragitto più lungo, offrendo però in compenso uno spaccato di vita locale lontano dal mondo degli expat.

Ogni corsa costa da 8฿ a 20฿ a seconda della distanza percorsa e del tipo di bus – i biglietti più costosi di solito danno accesso ai mezzi con aria condizionata. Si sale e si scende dalle porte centrali, e questa operazione, soprattutto sui bus datati, può risultare avventurosa se si è abituati a prendere l’autobus in Europa. Alle fermate, infatti, gli autisti sono in genere molto veloci: quindi bisogna salire o scendere alla svelta. 

Appena saliti a bordo un controllore passa a fare il biglietto. Ti consiglio di decidere la destinazione in anticipo, dal momento che le tariffe variano in base alla distanza percorsa, e di tenere a portata di mano la cifra esatta corrispondente. Comunica al controllore la tua stazione – anche un’area andrà bene – e, se temi la barriera linguistica, mostragli la località di destinazione su Google Maps. Ti suggerisco infine di scaricare l’app ViaBus che offre orari in tempo reale e che ti darà una grossa mano a creare il tragitto ideale.

Taxi e tuk tuk

Se devi prendere un taxi, app come LINE MAN, Bolt, Grab – utile anche per mototaxi – e InDrive sono ottime alternative ai taxi tradizionali, che dimenticano spesso di azionare il tassametro. Secondo la mia esperienza Bolt è più economica di Grab, anche se l’attesa di un mezzo potrebbe a volte essere superiore.

Benché i tuk tuk siano adorati dai turisti, sono generalmente molto rumorosi e inquinanti, nonché tra i mezzi più costosi. Per un’alternativa ecosostenibile meglio optare per i tuk tuk elettrici di MuvMi, prenotabili in app e disponibili nelle aree più frequentate.

Stai pensando di metterti alla guida? Allora leggi con attenzione: in Thailandia si guida a sinistra ed è necessario possedere la patente internazionale.

Bus a lungo raggio

Solo a Bangkok ci sono ben quattro stazioni di autobus che gestiscono le tratte verso le diverse aree del paese. Mentre alcune, come Ekkamai e Mo Chit, sono raggiungibili con i mezzi pubblici, quella di Sai Tai Mai – da cui partono i pullman per la regione meridionale – si trova fuori città, e un taxi è la soluzione più comoda per arrivarci.

Treni

Le principali stazioni dei treni di Bangkok sono due: quella comunemente nota come Hua Lamphong (il vero nome è Bangkok Railway Station) e la nuova Krung Thep Aphiwat Central Terminal (precedentemente nota come Bang Sue).

Quest’ultima è la stazione più grande del Sud-Est asiatico, con 26 binari. Da qui parte la totalità dei treni ad alta velocità e la maggior parte di quelli a lungo raggio.

Aeroporti e compagnie aeree

Gli aeroporti principali di Bangkok sono il Suvarnabhumi Airport – dove, in genere, atterrano i voli internazionali – e il Don Mueang International Airport, più piccolo, dedicato alle compagnie low-cost e ai voli regionali.

Le compagnie aeree principali che servono la Thailandia sono: Thai Airways, Bangkok Airways, Air Asia, Thai VietJet Air, Nok Air e Thai Lion Air, e coprono quasi ogni area geografica del paese, servito da numerosi aeroporti. Tra i più frequentati, quelli di Chiang Mai, Krabi, Phuket e Koh Samui.

⚡️ Connessione internet

Voto: 9

Buone notizie: la Thailandia è uno dei paesi al mondo con la migliore infrastruttura internet. Non soltanto il Wi-Fi è di norma veloce e affidabile in hotel come negli appartamenti, ma spesso i centri commerciali offrono una buona connessione gratuita.

I maggiori provider di carte SIM sono AIS da una parte, e TrueMove e dtac dall’altra. Anche se queste ultime si sono di recente associate, mantengono tuttora i loro specifici brand. I prezzi con abbonamenti dati senza limiti partono da 200฿ al mese.

🍸 Nightlife

Voto: 9

La Thailandia vanta alcune delle mete più famose al mondo – soprattutto Bangkok e Pattaya – per quanto riguarda il divertimento notturno, a volte purtroppo per motivi poco edificanti, soprattutto nella zona centrale di Bangkok lungo Sukhumvit Road, nella Walking Street a Pattaya, e nella Bangla Road a Phuket.

Al di là di questo fenomeno, la città offre intrattenimento per tutti i gusti. Dai celebri locali tradizionali e scenografici di Chinatown e Yaowarat Road, fino ai rooftop bar e ai ristoranti lussuosi frequentati dall’alta società di Thong Lo, non ci sono limiti a quello che puoi trovare.

Khao San Road in Rattanakosin – la parte antica della città che sorge sull’isola omonima – è un ritrovo per lo più per giovani backpackers alla ricerca di divertimento a costi contenuti. Unica nota dolente: per raggiungere altre aree della città è necessario prendere bus o altri mezzi perché non sono presenti stazioni della MRT o della BTS.

Passando ad attività culturali, se vuoi saperne di più sulla storia e la cultura del Sud-Est asiatico devi assolutamente fare un salto alla Siam Society Under Royal Patronage dove si organizzano conferenze, concerti di musica classica e weekend culturali e artistici. Interessante allo stesso modo è la SEA-Junction. Da segnare in agenda, poi, il BACC – Bangkok Art & Culture Centre – dove poter curiosare tra mostre e festival d’arte moderna a ingresso gratuito.

🎒 Attività

Voto: 10

La Thailandia è un paese che non stanca mai, e Bangkok è quel genere di città che non passa inosservata. C’è chi la adora e chi la detesta: non sembra poter esserci una via di mezzo!

La città dispensa ogni genere di attrazione. A partire dai monumentali complessi religiosi del Grand Palace, del Wat Arun Ratchawararam e del Wat Pho, fino ai templi locali, più intimi, di Wat Suthi Wararam e di Wat Ratchanatdaram. Impossibile dimenticare le case tradizionali che attualmente ospitano musei – come il Bangkokian Museum, il Suan Pakkad Palace e il Kamthieng House Museum –, i monumenti in stile europeo sorti soprattutto nella zona governativa di Dusit, e alcuni fra i centri commerciali più grandi al mondo.

Per quanto riguarda musei e spazi culturali non hai che l’imbarazzo della scelta. Il National Museum Bangkok, la National Gallery, il Museum Siam e la Rattanakosin Exhibition Hall sono un ottimo punto da cui partire. Se ami la scienza, puoi proseguire visitando siti bizzarri come il Siriraj Medical Museum, dedicato agli appassionati di medicina, il Science Center for Education, un planetario, e il Museum of Counterfeit Goods. Ma non dimenticare di fare anche un salto al Jim Thompson House Museum e all’Erawan Museum, che sono particolarmente amati dai turisti.

Se sei in vena di fare shopping, o hai bisogno di acquistare qualcosa durante il tuo soggiorno, vai a colpo sicuro in uno qualsiasi dei grandi centri commerciali. I più noti sono il Terminal 21 e il lussuoso EmQuartier. Molto frequentati sono i vari Siam – Siam Paragon, Siam Square e altri ancora, ognuno con un proprio stile –, il Samyan Mitrtown e i centri theCOMMONS Thonglor  e theCOMMONS Saladaeng, quest’ultimo preferito perlopiù dalla gente del posto.

💬 Conoscenza delle lingue 

Voto: 7

L’idioma locale è il thailandese, che si contraddistingue per essere una lingua tonale, come il cinese e altre lingue asiatiche. I toni e il suono di vocali e consonanti sono la cosa più difficile da apprendere. Ma, superati questi ostacoli, la grammatica si rivela essere molto semplice, soprattutto se paragonata all’italiano.

Nonostante l’inglese sia parlato – a un livello elementare – soltanto nelle aree frequentate dai turisti, vivere a Bangkok senza conoscere il Thailandese non è complicato. Per esempio, molti cartelli stradali sono scritti anche in inglese. Così come anche i contratti d’affitto. Ma è indiscutibile, però, che la vita sia più semplice nelle zone di grande richiamo turistico,  soprattutto per quelle piccole commissioni burocratiche presso banca e posta.

Tuttavia, conoscere le basi del thailandese non solo migliora la comunicazione di tutti i giorni, ma è utile per creare rapporti con le persone del posto che apprezzano lo sforzo.

Piccolo consiglio. Se ti balenasse in testa l’idea di imparare a leggere il thailandese, il libro migliore è Read Thai in 10 Days, mentre per quanto riguarda le lezioni online ti segnalo Thai With Sarah e Kruu Waree All About Thai | Puchong

🏥 Salute

Voto: 9

La Thailandia, forse ne sarai a conoscenza, è una meta di turismo sanitario di fama mondiale grazie all’alto livello delle strutture ospedaliere e della preparazione dello staff medico.

Anche gli ospedali pubblici sono ottimi ed economici rispetto agli standard occidentali. Inoltre, cliniche private come il Bumrungrad International Hospital offrono davvero un servizio di lusso.

👮‍♀️ Sicurezza

Voto: 9

La Thailandia è in generale un paese molto sicuro anche per le donne che viaggiano da sole. Le precauzioni, tuttavia, sono sempre raccomandate, soprattutto se decidi di guidare uno scooter o un’automobile, dato che la Thailandia è uno dei paesi con il più alto tasso di incidenti mortali al mondo.

Oh, e presta attenzione alle famigerate trappole per turisti nelle vicinanze dei luoghi più frequentati! Come quella, per esempio, in cui un tassista o una guida improvvisata ti propone mete diverse, a scopo di lucro, rifilandoti un bel: “Oggi il Grand Palace è chiuso”. Per inciso, il Grand Palace chiude solo pochi giorni all’anno, in occasione di ricorrenze nazionali. Perciò, fidati sempre del tuo istinto!

❤️ Perché questa destinazione è consigliata per i NDI

Voto totale della destinazione: 9

Bangkok e l’intera Thailandia, così diverse dai ritmi di vita occidentali, offrono una prospettiva differente da quella a cui siamo abituati, un po’ come accade con la vita digitale. E questa ragione mi sembra già sufficiente!

Bisogna ammettere, però, che non è un paese facile, soprattutto se si considerano i lati più oscuri, ma è un paese, come molti del Sud-Est asiatico, che sfida i nostri preconcetti e la nostra identità.

Inoltre, il paese offre paesaggi variegati. Chi decide di non limitarsi a visitare una metropoli come Bangkok, potrà godersi città più tranquille come Chiang Mai, spiagge e isole nel sud come Phuket, Koh Samui, o Koh Lanta, montagne e villaggi nel nord.

Oltretutto, è davvero economica rispetto ai prezzi europei. E possiede un suo particolare equilibrio tra nuovo e vecchio, normale e bizzarro, che la rende unica.

📱 App locali indispensabili

  • Line per pagare i trasporti, per comunicare e fare acquisti online
  • Bolt, Grab e MuvMi per muoversi in città

💡 Pro Tip: un consiglio personale sulla destinazione

È vitale entrare nella forma mentis che la Thailandia, e il Sud-Est asiatico tutto, non devono cambiare per noi. Siamo noi che dobbiamo adeguarci. Fatta eccezione per le transazioni turistiche, i thailandesi sono generalmente persone genuine, sempre disposte ad aiutare. Imparare la lingua e le loro tradizioni, anche se possono sembrare strane, favorirà moltissimo l’integrazione e l’accettazione.

Il Sud-Est asiatico sfida molti degli schemi mentali dell’Occidente, e vale come grande insegnamento di vita, se si è aperti ai cambiamenti che ne conseguono.

🌡 Miglior stagione e il meteo

A differenza di molti paesi dell’emisfero settentrionale, la Thailandia ha appena tre stagioni:

  • una asciutta e torrida che va da marzo a maggio. Aprile è il mese più caldo dell’anno e corrisponde alle festività del capodanno thailandese, più comunemente noto come Songkran;
  • una umida e piovosa da maggio a ottobre, che è considerata bassa stagione turistica, ed è diversa a seconda della zona del paese. Nelle zone di mare le stagioni delle piogge si alternano tra la costa Andamane – quella occidentale – e il Golfo di Thailandia a est;
  • una asciutta e per lo più calda da novembre a febbraio. È il periodo migliore per viaggiare attraverso la Thailandia grazie alle temperature più miti, tuttavia attenzione ai prezzi, questa è alta stagione.

Un discorso a parte merita invece la burning season. Difficile prevedere il periodo esatto, visto che non si tratta di una vera stagione quanto piuttosto del risultato di un fenomeno diffuso in molti dei paesi del Sud-Est asiatico come il Myanmar, il Laos e la Cambogia. Da gennaio fino a marzo – anche se può andare ben oltre – al nord molti campi vengono bruciati per essere preparati a un nuovo ciclo di coltivazione. L’aria delle zone circostanti può diventare di conseguenza insostenibile, fino a toccare livelli nocivi alla salute. Non a caso, Chiang Mai compare spesso come una delle città con la peggior qualità dell’aria al mondo. Se può tornarti utile, su  IQAir trovi i dati aggiornati su base giornaliera.

In quel periodo, se possibile, molti preferiscono trasferirsi in altre regioni del paese. Altrimenti, è consigliato munirsi di purificatori d’aria e mascherine dotate di filtro. Temperature e informazioni più dettagliate sono sempre disponibili sul sito della TAT – Tourism Authority of Thailand.

🏧 Esperienze con prelievi di contanti

A ogni prelievo ti verranno addebitati 220฿. Molti suggeriscono di prelevare direttamente in banca presentando il proprio passaporto. È tuttavia comune vedersi addebitata la stessa cifra anche in questo caso.

🚰 Acqua potabile dal rubinetto?

Purtroppo no. Il mio consiglio è di fare scorta nei vari punti vendita 7-Eleven o Tops Daily (in passato noto come Family Mart). Ancora meglio, soprattutto se l’idea di risparmiare non ti dispiace: riempi le bottiglie presso i distributori che forniscono acqua filtrata che sono presenti nei condomini più moderni e un po’ ovunque in città.

La reporter NDI sul posto

Antonella di Franco

Il Sud-Est asiatico è stata la mia casa per oltre un anno, e da questa esperienza è nata Go, Anto, Go Travel Design: la mia attività di travel design focalizzata su quest’area. Pianifico e organizzo itinerari fatti su misura con un focus particolare su esperienze di turismo responsabile e turismo culturale, per viaggi in solitaria ma non solo.

Unisco la mia passione e la mia conoscenza del Sud-Est asiatico con l’esperienza nel campo del turismo acquisita lavorando con importanti aziende internazionali del settore, come lastminute.com, Small Luxury Hotels of the World, e Le Méridien Hotels & Resorts. In fondo è una vita che realizzo gli itinerari dei miei viaggi – come avvenuto in Canada, Nuova Zelanda e Thailandia – e per tutti i miei amici. 

Per qualsiasi informazione puoi contattare Antonella su:


Un ringraziamento a Dorotea Cerra per il suo ottimo lavoro di revisione del testo. Per saperne di più, contattala tramite il suo sito IndieScribing.it

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Redazione
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